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Come conservare gli alimenti che non vanno in frigorifero

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Tra falsi miti e errate convinzioni, la conservazione degli alimenti non è affare da poco e richiede alcuni accorgimenti. Ecco gli errori da evitare

Non solo in estate, la conservazione dei prodotti enogastronomici non può prescindere da alcune regole fondamentali, indispensabili per la nostra sicurezza, oltre che per preservare il più a lungo possibile le proprietà organolettiche e nutrizionali di ciò che mangiamo. La circolazione di falsi miti, inoltre, contribuisce alla diffusione di abitudini errate che hanno il solo effetto di rovinare o accelerare il processo di deperibilità dei cibi. Di cosa si tratta? Oggi ti spieghiamo come conservare gli alimenti che non vanno in frigorifero, evitando brutte sorprese e inutili sprechi di cibo. 

TIPOLOGIE DI ALIMENTI E CORRETTA CONSERVAZIONE

Woman´s hands picking fresh tomatoes to wooden crate with vegetables. Organic garden

Rispettare le regole per la corretta conservazione degli alimenti presuppone una distinzione tra:

- alimenti stabili, come pastalegumi secchipanescatolame, ossia quelli che non necessitano di essere tenuti in frigo, da conservare a temperatura ambiente;

- alimenti deperibili, freschi e crudi, che necessitano di essere conservati a basse temperature e di essere consumati in pochi giorni; 

- alimenti surgelati o congelati, da conservare in congelatore fino al momento di utilizzo. 

QUALI SONO I CIBI CHE NON VANNO IN FRIGO?

Al di là della questa distinzione, esistono cibi che non vanno in frigorifero, contrariamente a quanto si possa pensare. Tra questi anche frutta, ortaggi e verdure che è bene lasciare a temperatura ambiente per favorire una più naturale maturazione o per evitare che si alterino nel gusto e nelle proprietà nutrizionali.

Qualche esempio? Pomodori, fagiolini, cetrioli, zucchine, ma anche frutta esotica e agrumi che, con il freddo tendono a diventare più aspri. Se vuoi imparare come conservare gli alimenti in modo corretto, non dimenticare che alcune varietà di frutta, verdure e ortaggi dovrebbero essere mantenute separate o in combinazione tra loro.

Le mele, ad esempio, se tenute vicino ad altri tipi di frutta, ne accelerano la maturazione, mentre rallentano la germogliazione di tuberi come le patate. Tra gli altri alimenti da non mettere mai in frigo, rientrano proprio patate, cipolle e aglio, che è preferibile conservare in un luogo buio e asciutto per evitare la germogliazione precoce. Anche banane e avocado, meglio tenerle a temperatura ambiente se vuoi evitare che anneriscano e diventino molli, così come il pane che diventa raffermo più velocemente alle basse temperature.

REGOLE PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

Woman putting products into refrigerator in kitchen

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute su come conservare gli alimenti in frigo, ogni cibo dovrebbe essere mantenuto alla giusta temperatura e alle giuste condizioni.  L’importante è tenere a mente che il frigorifero e le basse temperature non sono indicate per tutti gli alimenti e che alcuni di essi possono sopravvivere al meglio anche in assenza di questo prezioso elettrodomestico.

Salumi e affettati, ad esempio, possono rimanere fuori dal frigo se integri, purché conservati appesi in luogo fresco e non illuminato come una cantina o una dispensa. Stesso discorso anche per i formaggi stagionati, che dovrebbero sempre essere mantenuti in luogo fresco e buio, lontani dal frigo.

Persino la mozzarella fresca può essere conservata un paio di giorni fuori dal frigorifero, mantenuta nella sua acqua, che l’aiuterà a rimanere ancora più saporita. Per quanto riguarda, infine, cibi secchi come pasta e legumi, se ne consiglia la conservazione in dispensa o in luoghi freschi e asciutti, ben chiusi in barattoli ermetici o con appositi chiudipacco